Documenti correlati (tedesco)@tag>
In Svizzera le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano circa due terzi dei posti di lavoro e formano il 70% degli apprendisti. Grazie alla loro flessibilità e capacità di innovazione, generano un valore aggiunto elevato e contribuiscono ampiamente alla prosperità della Svizzera. È quindi paradossale constatare come la crescente densità normativa imponga alle PMI oneri amministrativi e costi aggiuntivi sempre maggiori.
I risultati di uno studio sulla misurazione dei costi della regolamentazione condotto da KPMG su mandato dell’usam sono allarmanti: solo nei settori del diritto del lavoro, delle assicurazioni sociali e dell’igiene alimentare i costi della regolamentazione ammontano a 4 miliardi di franchi all’anno. Stando alle proiezioni, i costi complessivi derivanti dalla regolamentazione si attestano a circa 80 miliardi di franchi, pari al 10% del prodotto interno lordo (PIL).
Per l’usam questo è inaccettabile. La più importante associazione di categoria dell’economia svizzera esige una significativa riduzione dei costi della regolamentazione a carico alle PMI e intende frenare la loro progressione. Ridurre l’onere che grava sulle imprese significa attuare un programma di crescita che permetta di liberare mezzi finanziari e capacità imprenditoriali.
Vicedirettore, responsabile del dipartimento Mercato del lavoro, formazione professionale e diritto economico