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Il Consiglio degli Stati ha deciso che in futuro l'Autorità della concorrenza dovrà tenere conto anche degli aspetti quantitativi nella valutazione degli accordi. Inoltre, le stime dei costi per le nuove proposte di regolamentazione non dovranno più essere effettuate dagli uffici federali che intendono regolamentare, ma da organismi indipendenti. Entrambe le decisioni rafforzano la certezza del diritto e la sicurezza della pianificazione e proteggono le PMI dai costi di interventi e regolamentazioni eccessivi da parte delle autorità.

04.12.2025 15:30:00

Con l'approvazione della proposta del Consiglio nazionale relativa alla revisione della legge sui cartelli, il Consiglio degli Stati invia un segnale chiaro a favore di un regime di concorrenza moderno ed equilibrato. Allo stesso tempo rafforza la trasparenza, obbligando in futuro l'Amministrazione federale ad agire in modo più indipendente nella stima delle conseguenze finanziarie delle proposte di regolamentazione.

Maggiore certezza giuridica e protezione per le PMI

Ora, nella valutazione degli accordi, la Commissione della concorrenza deve tenere conto anche degli aspetti quantitativi. Ciò garantisce una maggiore certezza giuridica e offre alle imprese la possibilità di avviare collaborazioni che non pregiudicano la concorrenza. «Questo è fondamentale affinché le PMI possano avviare collaborazioni significative che non compromettono la concorrenza senza temere sanzioni», afferma Urs Furrer, direttore dell'usam.

La mozione «Stima più indipendente dei costi di regolamentazione» presentata dal presidente dell'USAM e consigliere agli Stati Fabio Regazzi e approvata dal Consiglio degli Stati garantisce che in futuro non saranno più gli uffici federali favorevoli alla regolamentazione a stimare i costi delle loro proposte. Questo compito sarà invece assunto dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO). Ciò è necessario perché gli uffici che intendono introdurre nuove regolamentazioni tendono a sottovalutare i costi delle loro proposte. La mozione serve quindi a prevenire i costi futuri derivanti dalla regolamentazione. La mozione deve ancora essere approvata dal Consiglio nazionale, dove è pendente una mozione identica presentata dalla vicepresidente dell'USAM, la consigliera nazionale Daniela Schneeberger.

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Fabio Regazzi
Fabio Regazzi

Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI