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L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) respinge la proposta del Consiglio federale relativa alla protezione contro il licenziamento, ma sostiene la stabilizzazione dei contratti collettivi di lavoro dichiarati di applicazione generale (CCL) e il rafforzamento della tutela giuridica delle imprese e dei settori.

21.03.2025 16:00:00

L'USAM respinge la proposta del Consiglio federale di inasprire la protezione contro il licenziamento nell'ambito delle misure nazionali volte a garantire il livello di protezione salariale. La misura si applicherebbe ai rappresentanti dei lavoratori ed è stata proposta dal Consiglio federale nel contesto del pacchetto di accordi con l'UE. Tuttavia, la protezione contro il licenziamento non ha nulla a che vedere con il dossier UE. Essa favorisce fortemente i rappresentanti dei lavoratori e creerebbe una disparità rispetto ai lavoratori ordinari, creando al contempo una base per estendere l'ambito di applicazione della protezione contro il licenziamento a un gruppo più ampio di persone.

Nell'ambito delle misure di politica interna volte alla tutela dei salari, l'usam sostiene una certa flessibilizzazione dei quorum per il rinnovo delle dichiarazioni di obbligatorietà generale dei CCL esistenti. Ciò dovrebbe stabilizzare il numero dei contratti collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà generale (CCL ogg). La flessibilizzazione si applica solo ai CCL ogg già esistenti e solo entro un determinato intervallo. Prima di applicare le regole più flessibili, occorre inoltre garantire, mediante un esame sistematico, che non vengano violati i diritti delle minoranze.

L'usam sostiene inoltre un rafforzamento della tutela giuridica delle imprese e dei settori contro l'assoggettamento ingiustificato a CCL. Ciò sotto forma di un'azione di accertamento più semplice e rapida contro una decisione di assoggettamento a CCL. L'attuale situazione giuridica è insoddisfacente, perché i requisiti per intentare un'azione legale sono troppo restrittivi e i procedimenti troppo lunghi.

L'Unione svizzera delle arti e mestieri esprime una riserva in merito al chiarimento della prassi di assoggettamento per i settori in cui era in vigore un CCL prima dell'entrata in vigore della legge federale sulla dichiarazione di obbligatorietà generale, poiché su questo punto sono ancora necessari approfondimenti sui possibili effetti.

Già il 19 febbraio 2025 l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) aveva approvato il concetto di protezione in tre parti, composto da principi quali «stesso salario per lo stesso lavoro nello stesso luogo», eccezioni e una clausola di non regressione. Si tratta di misure volte a compensare la riduzione del termine di preavviso da otto a quattro giorni, di misure a sostegno del blocco dei servizi come possibile sanzione e di misure volte a sfruttare al massimo, sul piano della politica interna, il margine di manovra esistente in caso di adozione del regolamento UE sulle spese.

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Fabio Regazzi
Fabio Regazzi

Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI