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L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) mette in guardia da tempo sulle conseguenze finanziarie di una 13a rendita AVS. Le varianti di finanziamento proposte dal Consiglio federale, che prevedono un aumento delle percentuali salariali, non sono accettabili per l'usam. Per l'usam è indispensabile un pacchetto misto con un moderato aumento dell'età pensionabile e un leggero aumento delle aliquote IVA.

27.03.2024 17:00:00

I promotori dell'iniziativa hanno sempre sottolineato che il finanziamento di una 13a rendita AVS non rappresenta un problema. Le attuali proposte del Consiglio federale dimostrano chiaramente che non è così. La più grande associazione mantello dell'economia si aspetta proposte di soluzione sostenibili per le PMI. Le percentuali salariali sono veleno per l'intera economia. Rendono più costoso il fattore produttivo lavoro e danneggiano sia le aziende che i lavoratori. La competitività internazionale diminuisce, la piazza industriale svizzera si indebolisce, il che è inaccettabile per l'usam. L'usam rifiuta anche che il finanziamento tramite percentuali salariali cementi un ulteriore svantaggio e onere per le giovani generazioni.

Anche aliquote IVA più elevate sono dannose. Tuttavia, hanno almeno il vantaggio di garantire un finanziamento più ampio. Anche i turisti, i pensionati e le persone non attive contribuiscono in questo modo, alleggerendo il carico sulla popolazione attiva. Aumenti moderati dell'IVA sono l'unica fonte di finanziamento che l'usam può accettare in misura limitata.

L'unica variante di risanamento che non comporta alcuna perdita di benessere è l'innalzamento dell'età pensionabile. Un'età pensionabile più tardiva aumenta le entrate dell'AVS e allo stesso tempo ne riduce le spese. Dopo il 3 marzo è tuttavia chiaro che un risanamento delle finanze dell'AVS esclusivamente tramite l'innalzamento dell'età pensionabile non è accettabile per la popolazione. Tuttavia, anche un risanamento dell'AVS senza innalzamento dell'età pensionabile è illusorio. È necessaria una soluzione globale che agisca sia sul fronte delle entrate, sia, parallelamente, su quello dell'innalzamento moderato dell'età pensionabile.

Il Consiglio federale propone anche di ridurre la partecipazione della Confederazione al finanziamento dell'AVS. L'USAM respinge con decisione questa proposta. Per noi è assolutamente inaccettabile che la Confederazione voglia sottrarsi al finanziamento dell'AVS e gravare ancora di più sulle imprese e sui contribuenti.

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Fabio Regazzi
Fabio Regazzi

Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI