L'USAM respinge l'introduzione di obblighi di rendicontazione più severi per le imprese
L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) respinge con decisione la proposta del Consiglio federale di inasprire gli obblighi di rendicontazione per le imprese. Il progetto comporterebbe nuovi costi inutili per le PMI. Anziché gravare costantemente le imprese con nuove norme burocratiche, occorrerebbe eliminare le regolamentazioni superflue.
Ogni anno le normative impongono alle aziende svizzere costi pari al 10% del PIL, ovvero attualmente 70 miliardi di franchi. È urgente alleggerire questo onere. Il Consiglio federale fa invece il contrario: con il progetto sottoposto oggi a consultazione intende inasprire le norme in materia di rendicontazione sulla gestione aziendale sostenibile. Ora anche le medie imprese dovranno rispettare direttamente i nuovi obblighi di rendicontazione. Ciò comporterà costi di regolamentazione ancora più elevati per le imprese. Anche le fatture dei revisori diventerebbero più costose in futuro. Infatti, secondo la volontà del Consiglio federale, la rendicontazione ampliata dovrebbe essere «verificata da una società di revisione esterna o da un organismo di valutazione della conformità». L'usam respinge con decisione questo nuovo onere inutile per le imprese e invita il Consiglio federale a presentare invece un altro progetto di legge volto ad alleggerire gli oneri amministrativi delle PMI.
Le nuove norme presentate oggi avrebbero anche conseguenze indirette sui costi per le imprese che non raggiungono le soglie dimensionali (250 collaboratori, 25 milioni di franchi di totale di bilancio e 50 milioni di franchi di fatturato). Infatti, le imprese direttamente interessate dalla regolamentazione trasferiranno gli obblighi di rendicontazione ai loro fornitori PMI.
La verifica degli aiuti statali per l'attuazione delle nuove norme superflue, annunciata oggi dal Consiglio federale, non giustifica la loro emanazione. Anziché ampliare l'influenza dello Stato sulle imprese, occorre affrontare il problema alla radice. La soluzione è semplice: nessuna nuova norma superflua e smantellamento delle normative superflue esistenti.
Ulteriori informazioni
Fabio Regazzi
Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI
Urs Furrer
direttore
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