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L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) accoglie con favore gli sforzi del Consiglio federale volti a stabilizzare le finanze federali. Tuttavia, respinge con decisione l'introduzione di ulteriori imposte e tasse. Il pacchetto di sgravi deve limitarsi alla riduzione delle spese.

19.09.2025 17:15:00

Il modo più semplice per incassare più soldi non è sempre quello giusto. L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) si oppone quindi con decisione a un aumento della tassazione sui prelievi di capitale dal secondo e terzo pilastro. Una misura del genere indebolirebbe la previdenza privata e aumenterebbe il carico fiscale per la popolazione. «Chiedere ai cittadini di mettere mano al portafoglio sarebbe un segnale completamente sbagliato», sottolinea Urs Furrer, direttore dell'usam.

Anziché gravare ulteriormente il secondo e il terzo pilastro, occorre rafforzare la previdenza, nell'interesse della popolazione attiva e delle PMI. La Confederazione ha il dovere di eliminare il deficit strutturale attraverso tagli alla spesa e aumenti dell'efficienza. L'usam respinge i tentativi di generare nuove entrate in modo creativo.

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Fabio Regazzi
Fabio Regazzi

Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI