Le PMI lanciano l'allarme: triplice onere e caos
L'attuale dibattito su un possibile ritorno alla diffusione FM sta suscitando perplessità nell'economia svizzera. Dopo che numerose PMI hanno investito ingenti somme di denaro nel passaggio al DAB+, ora si sta valutando a livello politico un nuovo potenziamento dell'infrastruttura FM. Per molti si tratta di una svolta incomprensibile e fastidiosa, dato che la maggior parte delle PMI ha già effettuato la conversione. A ciò si aggiunge il triplice onere fiscale: i dipendenti e i titolari delle PMI pagano un canone privato alla SRG, le PMI pagano una tassa alla SRG e, inoltre, è prevista una tassa per i diritti d'uso della musica.
Già oggi le PMI sostengono un onere fiscale considerevole: i commercianti e i loro collaboratori pagano un canone SRG nelle loro abitazioni private, gli imprenditori pagano una tassa SRG e, inoltre, le aziende pagano una tassa SUISA non appena ascoltano musica in negozio o mentre sono in viaggio per lavoro in auto. In altre parole: che si tratti di parrucchieri, boutique, ristoranti o fornitori di servizi in servizio esterno, molte aziende pagano due o tre volte per lo stesso consumo mediatico.
«Stiamo parlando di aziende che creano posti di lavoro, offrono apprendistati e contribuiscono in modo significativo alla creazione di valore aggiunto», afferma Urs Furrer, direttore dell'Unione svizzera delle arti e mestieri. «Invece di alleggerirle, le si confronta con una tripla imposta».
Spegnimento delle frequenze FM: investimenti andati in fumo – e ora tutto da rifare?
Con la disattivazione della trasmissione FM da parte della SRG, molte aziende e automobilisti hanno dovuto convertire i propri dispositivi al DAB+ a proprie spese. Le installazioni e le nuove autoradio spesso costavano diverse centinaia di franchi.
Il ritorno o la proroga delle trasmissioni FM, attualmente in discussione in Parlamento, mette in discussione a posteriori questi investimenti. Le PMI vedono in questo un ulteriore esempio di mancanza di sicurezza nella pianificazione. A ciò si aggiunge il malcontento per la doppia imposizione della SRG. I proprietari di PMI pagano da un lato un canone di 335 franchi all'anno per la loro abitazione privata e dall'altro fino a un massimo di 50 000 franchi di tassa SRG in qualità di imprenditori. A ciò si aggiunge la tassa SUISA per tutti coloro che diffondono musica in sottofondo. La tariffa è attualmente in fase di rinegoziazione.
Le PMI svizzere sono sottoposte a una pressione crescente. Pur contribuendo quotidianamente alla stabilità dell'economia, sono colpite più volte da tasse e imposte statali.
Ulteriori informazioni
Fabio Regazzi
Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI
Urs Furrer
direttore
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