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L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) accoglie con favore l'accordo raggiunto dalla Commissione della concorrenza (COMCO) con Visa sulle commissioni relative alle nuove carte di debito. Si tratta di un passo importante per alleggerire gli oneri delle PMI nei pagamenti con carta. Ora i fornitori di servizi di pagamento sono chiamati a trasferire la riduzione dei costi ai commercianti. Inoltre, l'usam chiede che la COMCO esamini attentamente la gestione dei pagamenti.

24.07.2025 15:00:00

Le commissioni sui pagamenti senza contanti, come nel caso delle nuove carte di debito, rappresentano un onere finanziario notevole per le PMI. Negli ultimi anni tali commissioni sono aumentate. L'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) si impegna quindi da anni nel dibattito politico e in materia di diritto della concorrenza a favore di una riduzione dell'onere delle commissioni. L'USAM accoglie quindi con favore il fatto che la COMCO abbia riconosciuto il problema e abbia agito. Con la conclusione dell'indagine contro Visa e l'accordo ora raggiunto sulle cosiddette commissioni interbancarie, la COMCO ha dato un segnale importante.

In particolare, l'usam accoglie con favore il fatto che le nuove tariffe di intercambio si applichino a tutti i pagamenti effettuati presso il punto vendita (point of sale), compresi i pagamenti con dispositivi mobili (app wallet, smartwatch ecc.), e che vengano ridotte anche le commissioni per i pagamenti con carte straniere. Ciò riduce la complessità e garantisce una maggiore trasparenza dei costi per le PMI. Questo principio è invece in contrasto con la suddivisione tra beni di uso quotidiano e altri beni, per i quali dovrebbero essere applicate tariffe diverse. Ciò aumenta inutilmente la complessità.

Dopo la conclusione dell'accordo consensuale tra la COMCO e Visa, l'usam chiede ora agli acquirenti di adeguare le loro condizioni e di trasferire ai commercianti i risparmi ottenuti grazie alla riduzione delle commissioni interbancarie.

A lungo termine, però, occorre fare di più. Un'altra misura è quella di garantire la trasparenza delle commissioni, come ha deciso quest'anno il Parlamento con l'approvazione di una mozione in tal senso. L'usam ritiene che la causa delle commissioni eccessive applicate ai commercianti PMI sia anche la mancanza di concorrenza sul mercato degli acquirenti. Ciò impedisce una formazione equa dei prezzi e costringe le PMI ad accettare commissioni eccessive. Pertanto, l'usam chiede che, dopo le nuove regolamentazioni con Visa e Mastercard, la COMCO esamini ora in modo mirato la concorrenza sul mercato dell'acquiring.

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Michèle Lisibach
Michèle Lisibach

responsabile di reparto