La Camera svizzera delle arti e mestieri, il parlamento dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), è composta da 100 membri, di cui 60 provenienti dalle associazioni professionali svizzere e 26 dalle associazioni cantonali dell'artigianato, eletti dal Congresso dell'artigianato, mentre i restanti membri sono nominati dal Comitato direttivo. La Camera si riunisce normalmente tre volte all'anno e definisce, tra l'altro, la politica dell'usam.
Il comitato direttivo dell'Unione svizzera delle arti e mestieri valuta criticamente i trattati UE e raccomanda un voto in linea con la maggioranza degli Stati
Il comitato direttivo dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) è critico nei confronti dei nuovi accordi con l'UE. In particolare, le norme istituzionali sollevano interrogativi in merito alla burocrazia, agli oneri e alle possibilità di influenza delle PMI. Allo stesso tempo, nella sua mozione alla Camera svizzera delle arti e mestieri, il comitato direttivo dell'USAM sottolinea l'importanza degli accordi bilaterali I e II esistenti, che garantiscono vantaggi significativi alle PMI svizzere. La Camera svizzera delle arti e mestieri approverà la risposta dell'usam alla consultazione il 29 ottobre 2025.
Il comitato direttivo dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ha preso atto dei risultati della consultazione interna all'usam e ha discusso le sue proposte alla Camera svizzera delle arti e mestieri (vedi riquadro). Il comitato direttivo continua a sostenere in linea di principio le relazioni bilaterali con l'UE, ma non accoglie senza riserve i nuovi accordi con l'Unione. Un eventuale consenso è subordinato a determinate condizioni, in particolare a garanzie di partecipazione democratica e a misure volte ad alleggerire gli oneri a carico delle PMI.
Il comitato direttivo dell'usam riconosce che gli accordi bilaterali I e II in vigore apportano numerosi vantaggi alle PMI svizzere, in particolare l'accesso al mercato grazie agli accordi sul mercato interno e alla libera circolazione delle persone. Per quanto riguarda il nuovo pacchetto di accordi, l'usam valuta positivamente l'accordo sull'energia elettrica.
Critica alle regole istituzionali
Vengono tuttavia valutate criticamente le norme istituzionali del nuovo pacchetto di accordi, il cui approvazione è ipotizzabile solo a determinate condizioni, poiché aumentano la burocrazia, rafforzano l'amministrazione e indeboliscono le possibilità di influenza democratica del popolo svizzero e delle PMI.
I benefici, l'urgenza e i rischi del nuovo accordo sulla sicurezza alimentare e dell'accordo sulla salute non sono sufficientemente dimostrati.
Il presidente dell'usam Fabio Regazzi afferma: «Siamo fondamentalmente favorevoli all'ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali, ma ogni nuovo accordo deve garantire la partecipazione democratica e limitare l'onere per le nostre PMI». Solo così un'approvazione sarebbe responsabile. «Il comitato direttivo dell'usam raccomanda quindi un referendum obbligatorio, che richieda anche una maggioranza dei Cantoni, al fine di garantire un ampio sostegno democratico alle regole istituzionali e alla parziale limitazione della sovranità in materia di politica economica».
La Camera svizzera delle arti e mestieri approverà la risposta dell'usam alla consultazione il 29 ottobre 2025 a Sciaffusa.
Camera svizzera delle arti e mestieri
Ulteriori informazioni
Fabio Regazzi
Presidente, Consiglio agli Stati Il Centro/TI
Urs Furrer
direttore
Il comitato direttivo dell'Unione svizzera delle arti e mestieri valuta criticamente i trattati UE e raccomanda un voto in linea con la maggioranza degli Stati